Ecco quali sono vantaggi e svantaggi. Quindi l’associazione “compiti delle vacanze” è a dir poco contrastante. In realtà, fare insieme i compiti delle vacanze potrebbe anche essere un modo per trascorrere un po’ di tempo insieme, “ritagliare” qualche mezz’ora per condividere conoscenze, saperi ed esperienze. La scuola sta per ripartire..... i nostri figli dovrebbero aver finito o quasi i libri dei compiti per le vacanze. Quest’anno allora, pur sapendo di deludere qualcuno, ho pensato di utilizzare una formula diversa facendo scegliere i compiti ai bambini. La scuola è finita ma.. arrivano i compiti per le vacanze! Dopo la richiesta del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti di ridurre la mole dei compiti per i mesi estivi, a Mattino Cinque parlano papà e mamme. Consigliate, per esempio, ai vostri figli qualche libro interessante e adatto alla loro età da leggere non nell’austerità della propria cameretta ma nell’atmosfera più rilassata del parco o della spiaggia. Poche parole di ringraziamento saranno molto apprezzate. Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato delle dichiarazioni del Ministro Bussetti. PERCHE' UN SITO? Toglieteli da ore davanti a tablet e televisione, lasciate che si annoino, portateli a passeggiare, alla spiaggia, al parco giochi, in biblioteca, a fare la spesa, al mercato …. Ma questo è soltanto un male? Le vacanze, per definizione, servono per riposare. Parlare di compiti per casa, riapre un’antica vulnus, una diatriba che ancora ora resta aperta.La scuola, ormai, è stata letteralmente investita da una serie di leggi, come la 107, e dai nuovi processi digitali. Quaderni di compiti per le vacanze per i bambini della scuola primaria e della scuola dell’infanzia, e schede di esercizi da stampare gratuitamente, per ripassare e prepararsi al rientro a scuola, divertendosi.I nostri quaderni propongono esercizi utili al ripasso di quanto appreso durante l’anno scolastico, intervallati da una serie di giochi. Il ministro ha consigliato agli insegnanti di dare sì i compiti per le vacanze, ma di essere leggeri. Si trattava di un diario, che li avrebbe accompagnati lungo tutto il periodo estivo; una sorta di “quadernone” che, una volta terminato, oltre a brevi sintesi giornaliere conteneva anche una moltitudine di ricordi: cartoline, fotografie, ma anche depliant di musei, di parchi a tema, foglie, fiori e tanti disegni. Così, per essere chiara ed evitare fraintendimenti, ho scritto alcune indicazioni ai genitori per far comprendere il valore educativo di queste attività: “Cari genitori, non crediate che in questo modo i vostri figli dimentichino quanto hanno imparato durante quest’anno scolastico. Compiti per le vacanze sì o no, dunque? Compiti per le vacanze sì o no? Mente allenata e scolari rilassati!Copyright foto: Fotolia, Festa della Repubblica spiegata ai bambini, Il documento intitolato « Compiti per le vacanze: perché sono utili (e perché no) » dal sito, Compiti per le vacanze: perché sono utili (e perché no), Come insegnare ai bambini a fare i compiti, Sacco nanna: quando è utile e perché sceglierlo, Misure anelli: tabella, taglie e consigli utili, Neonati pretermine: dati utili nella Giornata Mondiale della Prematurità, Nudisti, passione e divertimento: le vacanze trasgressive. – Vi sbagliate! Neanche a farlo apposta, i “non compiti” dei miei bambini sono simili a quelli di “Echino”, seppur personalizzati secondo i loro desideri personali. Fra le righe del suo sfogo contro i compiti per le vacanze si percepisce la pretesa che l’istituzione si pieghi alle esigenze e ai capricci del cittadino. Ma dannosa, perché? Compiti per le vacanze estive: le proposte alternative di presidi e docenti. Finalmente la scuola è finita e sono arrivate le tanto attese vacanze estive. Il docente, che ha lanciato una petizione online, firmata da quasi 35.000 persone, per chiedere l’abolizione definitiva dei compiti per casa (non solo quindi durante le vacanze), ritiene che i compiti siano dannosi anche perché finiscono col suscitare odio per la scuola e repulsione per la cultura. Ci sono prof più o meno magnanimi, ma quanto è davvero importante fare i compiti durante l’estate? Sono liberi di raccogliere pensieri, emozioni, ricordi di viaggio e delle vacanze in un diario o in un quaderno. Se è vero, infatti, che una mole di lavoro eccessivo rischia di essere controproducente e dannosa, è anche vero – al contrario – che tenere la mente allenata durante l’estate non può che far bene. La fine della scuola è arrivata! Ma molti genitori in estate sono già abbastanza stressati dal fatto di non saper dove “mettere” i loro figli per farsi anche carico di “star dietro ai compiti”. COMPITI PER LE VACANZE. Compiti sì o no, il parere della psicologa. E’ giusto dare i compiti per le vacanze estive ai ragazzi delle superiori o è meglio che durante l’estate facciano altre esperienze? Devo dire che, fin da quando avevo i bambini piccoli, non ho mai amato l’appuntamento estivo con quegli “odiosi” e coloratissimi album dei compiti per le vacanze. Compiti per le vacanze: sono utili oppure no? Oppure di scattare tante fotografie, realizzare disegni colorati. Io sono per i … Ora vi dico il mio punto di vista! Compiti per le vacanze: è un diritto degli studenti riposarsi durante le vacanze di Natale. Piccoli Natale 4 Linguaggi.qxp_compiti natale4 linguacolori ok 29/11/18 09:24 Pagina 7. Questo luogo virtuale parla di me, del mio modo di vedere la scuola, l'apprendimento e nasce da una grande passione per il mio lavoro, i libri per l'infanzia e molto altro ancora... © 2015 copyright Angela Maltoni • All rights reserved, Perché ho scelto di non dare compiti delle vacanze, Rivedere la didattica in un’ottica interculturale, La mia scuola multiculturale: la storia di Agit, Scuola Italiana Moderna – Ottobre 2014 – Articolo Metodo Naturale, Convegno Internazionale Lingue Migranti Milano 2012, Scuola Channel – L’importanta della lettura nella prima infanzia, http://www.echino.it/proposito-di-compiti-delle-vacanze, http://www.echino.it/la-lista-originale-dei-compiti-le-vacanze-di-echino, I "Libri di Vita" di Mario Lodi e dei suoi alunni. Da insegnante poi, non adottando il libro di testo mi sono sempre trovata a dover creare materiale strutturato e adatto a un tipo di didattica non tradizionale. Questo è il coro che si alza dai genitori italiani per le vacanze estive dei loro figli. Tutto questo, ma anche solo il ricordo di giornate serene, diventerà un prezioso bagaglio per ripartire a settembre”. Compiti per le vacanze estive sì o no? E quindi come ci si può relazionare ai compiti per le vacanze? E' giusto dare i compiti per le vacanze ai bambini? Altrimenti a che servono? Ancora oggi, a distanza di anni, ogni tanto capita che li prendano ancora in mano per sfogliarli e un giorno chissà che non li facciano anche vedere ai loro figli… Per contro, in casa e nei loro ricordi, non è rimasta traccia degli altri “compiti”, quelli per così dire obbligatori e noiosi. C’è chi dice che sono troppi, chi giusti, chi dice che non è giusto dare i compiti durante le vacanze estive. E già è tempo per i genitori di affrontare una nuova questione scolastica: che fare con i compiti delle vacanze? Anche loro, come tutti noi, hanno bisogno di rilassarsi, distrarsi e non pensare ai compiti come a un obbligo. La virtù, come spesso accade, sta nel mezzo: vediamo in che modo. Alla domanda se è giusto assegnare compiti da svolgere durante le vacanze, Bertagna ha risposto: “Dipende da che compiti, e come. Pur incitandoli a farli, per i miei figli avevo adottato una modalità parallela. A settembre, una volta tornati a scuola, sfogliando il frutto delle fatiche estive dei miei alunni ho spesso avvertito scritture svogliate e contenuti non all’altezza delle loro potenzialità. Matteo Salvini ha confermato anche lui l’idea del suo collega Marco Bussetti, ministro della pubblica istruzione, nel dare meno compiti agli studenti durante le vacanze di Natale: “Sono d’accordo con Bussetti che ha invitato i docenti a dare meno compiti per le vacanze: da genitore dico che più compiti dai e con meno impegno si fanno. Secondo Parodi, i bambini dovrebbero avere la possibilità di staccare completamente con la scuola in modo da rigenerarsi per bene. In realtà no perché proprio i compiti a casa sono quelli che permettono di stabilizzare le conoscenze aiutando i giovani scolari a ripetere degli argomenti ai quali si sono già avvicinati durante le lezioni, nella tranquillità della loro cameretta. Certo, anche cercando di utilizzare attività giocose e stampando tutto a colori, con impegno economico e di tempo, si trattava pur sempre di compiti “obbligati”. Probabilmente il segreto del successo prevede di prendere qualche suggerimento dal gruppo del “sì” e unirlo a qualche considerazione del gruppo dei “no”. Lo abbiamo chiesto alla nostra esperta pedagogista, la Dott.ssa Giovanna Rodolfi dello Studio DiSegni! 8 Perché , spiegano semplicemente i componenti del gruppo “no compiti”, non è pensabile l’idea di dare una mole di lavoro da fare durante le vacanze perché, queste, dovrebbero essere il periodo del rilassamento assoluto e nessun adulto accetterebbe di buon grado il fatto di essere costretto a svolgere una mole di lavoro extra durante le sue ferie lavorative. I “lavori”, suggeriti da “Echino” e scelti da loro, in realtà sono impegnativi e possono essere realizzati come i bambini desiderano. E qui i commenti di ciascuno sono diversi. Per crescere futuri lettori, e dunque adulti più liberi e mentalmente aperti, è importante dare loro il buon esempio. Se sono quelli della tradizione servono più per espiazione e per disciplinamento, insomma per far capire chi comanda, che per apprendimento. Per alcuni invece, pur non ammettendolo – probabilmente neppure sotto tortura – i compiti delle vacanze sono sì una scocciatura ma devono comunque essere fatti perché “li hanno dati le maestre!”. Potrebbe anche essere giusto assegnare dei compiti durante le vacanze, ma non più di quelli che si assegnerebbe durante il normale svolgimento dell'anno scolastico, tra un giorno e l'altro. La questione che occupa le nostre menti in questo momento è se i compiti assegnati dai professori siano utili ai ragazzi oppure solo uno spreco di tempo. Per completezza, infine, aggiungo che ce ne sono anche altri che – così come accade durante l’anno scolastico – non se ne occupano proprio perché pensano che la scuola sia “affare dei loro figli”, oppure perché non hanno né voglia né tempo da perdere in litigi e pianti per far completare inutili pagine. Nei mesi di Maggio e Giugno i bambini hanno dovuto affrontare tante verifiche scritte e orali perché gli insegnanti dovevano definire con chiarezza il livello di maturità raggiunto dagli alunni nei diversi ambiti disciplinari. Ogni anno, puntuale come la fine della scuola, si riaccende la polemica sui compiti delle vacanze con l’immediata formazione di due schieramenti contrapposti che coinvolgono, da un lato, quanti li trovano addirittura indispensabili per tenere il cervello allenato anche durante la lunga pausa estiva e, dall’altro lato, quanti preferirebbero che i figli godessero delle vacanze trascorrendo tempo all’aria aperta, anziché curvi sui tavoli dei “famigerati” compiti a casa. Se lo chiedono genitori, insegnanti e figli ogni anno alla fine della scuola. I miei compiti per le vacanze di Natale 4 LINGUAGGI ... dare a sinistra. Nel dibattito sempre acceso su quanti compiti sia giusto dare per le vacanze, le iniziative di una docente e un preside si contraddistinguono per la loro originalità. Credo che i compiti non siano troppi, se si pensa a quanti giorni i bambini stanno a casa da scuola ( mentre pochi sono i giorni di ferie dei genitori).