D'Alfonso sarà poi assolto, insieme a tutti gli altri imputati, per non aver commesso il fatto nel febbraio 2013[279]. Si hanno scarsissime notizie dei secoli successivi. Essa era importante per lo sbocco della strada Consolare n.5, Tiburtina Valeria, che collegava Aternum a Roma, oltre che per il porto interno che era importante per i collegamenti con Salona. In seguito al fallimento dei precedenti interventi di recupero, e probabilmente senza che le autorità cittadine del tempo avessero consapevolezza del grande valore storico del manufatto, la chiesa di Santa Gerusalemme venne sbrigativamente demolita, dapprima la grande cappella di fronte all'ingresso nel 1871, poi la rotonda centrale nel 1892 e infine nel 1902 il vano est, con l'adiacente torre campanaria. al Piano di Rischio Aeroportuale -TAV A Relazione tecnica illustrativa e relativi allegati, A Pescara condannata mezza giunta comunale, Affari miliardari dietro l'omicidio dell'avvocato Fabrizi, Vent'anni fa l'omicidio dell'avvocato Fabrizi, Tutti i misteri di Pescara dietro l'omicidio del legale dei Carabinieri, Pescara porta l'Abruzzo sul podio di Tangentopoli, Ma c'è chi pagava le mazzette con le tredicesime degli operai, Dopo un anno arriva la rivincita del Polo. Un'ennesima incursione aerea fu registrata l'8 dicembre; l'azione fu condotta da numerosi aerei che bombardarono la città senza obiettivi specifici. Nel periodo successivo alla seconda metà del XIII secolo, e in misura sempre maggiore durante gli anni della crisi del XIV secolo, la città andrà incontro a un progressivo spopolamento, testimoniato dall'abbandono e la rovina della maggior parte dei centri di culto[107]. La cattedrale di San Cetteo, voluta e parzialmente finanziata da Gabriele D'Annunzio, i cui lavori iniziarono nel 1933, venne conclusa nel 1938, assumendo il nome di Tempio della conciliazione in riferimento agli allora recenti Patti Lateranensi e alla riconciliazione tra stato e chiesa. Si sa che nel centro abitato erano stati edificati diversi templi tra cui quello dedicato a Giove Aternio. Sempre in quel periodo iniziarono a vedersi i primi opifici e le prime attività di tipo industriale in città, come il noto pastificio Puritas di Angelo Delfino, la fornace Verrocchio alla Madonna dei Sette Dolori, la fornace Forlani di via Caravaggio e le Fonderie Camplone sulla Tiburtina[195]. Sul versante settentrionale della montagna, gli invasori consolidarono le loro posizioni su entrambe le rive del fiume Pescara. Inoltre la città, bombardata per tre mesi e mezzo, subì la morte di molti suoi cittadini, per un numero che varia dai duemila ai novemila. Nel 1814 Pescara fu tra le città protagoniste dei moti carbonari contro Gioacchino Murat, re di Napoli. È di quel periodo l'offerta di dodicimila ducati da parte della nobiltà chietina a Carlo V per riottenere il feudo, che egli però respinse reintegrando a Pescara i d'Avalos di Vasto. 1807 – LA DIVISIONE DEL BORGO Notizie, curiosità, leggenda e un po’ di storia della Pescara dimenticata, La grande storia. Nei decenni le rivalità tra le due sponde del fiume si sopirono, mentre aumentavano la concordia e la comunione di intenti per promuovere iniziative di sviluppo: soprattutto il potenziamento del porto canale fu motivo di collaborazione delle due amministrazioni. Dopo un mese di scavi effettuati nell'estate del 2005, sono emersi reperti risalenti al IV millennio a.C. Nel 1509, Vittoria Colonna acquisisce il titolo di marchesa di Pescara, sposando Fernando Francesco d’Avalos. Milano ; Napoli : R. Ricciardi, 1975 l'uno. 4 Pages. Anche a causa del tradimento delle promesse dell'ammiraglio Horatio Nelson, e dello stesso cardinale Ruffo, i paventati accordi non furono rispettati e si arrivò alla fine della Repubblica[142]. ... Atlantide storie di uomini e di mondi Le grandi opere dell'antica Roma - … Occupò Ripa Teatina il 3 febbraio, e poi si diresse tra il 12 e il 15 a Lanciano, per poi proseguire tra il 18 e il 21 fino a Vasto, dove regnava l'anarchia dopo la proclamazione della Repubblica Vastese. Infatti, il turismo continuava a fiorire e i bagni di Castellammare Adriatico erano una meta turistica nota in tutta Italia. Le vittime di tale tragico evento sono ricordate ancora oggi da una piccola lapide, apposta in Corso Vittorio Emanuele II 253, a Pescara. Dalle origini alla crisi tardoromana, Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma, Le origini del confine: Longobardi e Bizantini nell’alto Teramano (secc. La realizzazione della nuova stazione di Pescara Centrale, inaugurata il 31 gennaio 1988[237], fu un importante evento per lo sviluppo della città: l'apertura della nuova stazione ebbe particolare rilevanza dal punto di vista urbanistico poiché l'intera linea ferroviaria venne trasferita su una sede sopraelevata, più arretrata verso le colline e priva di intersezioni con le strade della città, così liberandola dai numerosi passaggi a livello[238]. «StoriaDoc» è un marchio di “La Storia In Rete srl”, una società di produzione indipendente che vanta una lunga esperienza nel settore degli audiovisivi culturali. Nel 1776 fu ammesso come cadetto nel reggimento Borgogna e successivamente si specializzò in genio militare nell'Accademia militare della Nunziatella di Napoli, da dove uscì a vent'anni con il grado di alfiere. 3vv Mommsen, Theodor. DAL 2001 IN POI Nel 1988 molti componenti della giunta comunale presieduta dal sindaco Nevio Piscione (DC), incluso lo stesso sindaco, vennero giudicati colpevoli e condannati per abuso d'ufficio nell'ambito di assunzioni di dipendenti comunali[252]. Con l'avvento della Prima Repubblica francese e la seguente Guerra della Prima coalizione la fortezza di Pescara fu conquistata nel dicembre del 1798 alla fine della Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, senza spargimento di sangue[137], dal generale Duhesme[123][138] e inizia così la breve stagione della Repubblica Napolitana del 1799. Alla sua morte per peritonite il 22 marzo 1903, «la coscienza che un momento felice si sia perso per lunghissimo tempo è pronta ed immediata, e le autorità cittadine gli tributarono ogni onore»[168], intitolandogli anche la via del Municipio di Castellamare, prima di allora nota come via Marilungo, e apponendo una lapide sulla sua casa in viale Bovio 71, che recita: «Qui visse operosa e benedetta si spense l’eletta mente di Leopoldo Muzii»[169]. storia della filosofia antica: origini, definizioni, periodi, problemi Slideshare uses cookies to improve functionality and performance, and to provide you with relevant advertising. I loro territori furono intensamente colonizzati, soprattutto nell'epoca di Silla, e a partire da allora la romanizzazione della regione, e di conseguenza anche di Aternum, si avviò rapidamente a compimento come attesta la rapida scomparsa delle lingue dei popoli italici dalle fonti scritte, sostituite dal latino[35]. Nel 1940, rientrato dall'esilio francese vi si stabilì l'ex deputato comunista Ettore Croce. venne ampliato in quel periodo[202]. L'espansione cittadina però si misurava prevalentemente in termini di estensione, e la trascuratezza di problemi fondamentali quali l'assenza di un vero ospedale, di un acquedotto e fognature e di opere di difesa del territorio ebbero la loro parte nell'aggravare epidemie come quelle di colera del 1884 (ricordata da D'Annunzio nella novella "La guerra del ponte") e del 1885, e poi delle alluvioni del 1887 e 1888, rese ancora più dannose dagli argini irrazionali dei cantieri della costruenda ferrovia Adriatica.[179]. L'amministrazione Mascia, accusata dalla Ragioneria generale dello Stato di aver portato le finanze del comune in una situazione di predissesto[281], venne in seguito scagionata da tali accuse dalla Corte costituzionale, che determinò come lo stato economico dell'ente fosse frutto di un atto illegittimo del governo Letta[282]. The province of Pescara (Italian: provincia di Pescara; Abruzzese: pruvìngie de Pescàre) is a province in the Abruzzo region of Italy.Its provincial capital is the city Pescara, which has a population of 119,483 inhabitants.As of 2017, it has a total population of 319,936 inhabitants over an area of 1,230.33 square kilometres (475.03 sq mi). Questo sfollamento consentì di avere un numero limitato di morti nelle successive incursioni aeree, come in quelle del 17, 19 e 20 settembre in cui vennero sganciate complessivamente centosessantacinque tonnellate di bombe. Ediz. «Un'antica discordia dura tra Pescara e Castellammare Adriatico, tra i due comuni che il bel fiume divide. A proposito di questo ci furono molte polemiche tra Pescara e Castellammare, con i dirigenti pescaresi divisi tra coloro che continuavano a rifiutare qualsiasi forma di collaborazione con gli “odiati” cugini e coloro che invece cominciavano ad auspicare in maniera concreta una futura riunificazione dei due centri. Si hanno scarsissime notizie dei secoli successivi in cui l'insediamento, notevolmente spopolato e con tutte le infrastrutture urbane in rovina, visse un periodo di grande decadenza come la maggior parte delle città della regione e come suggerito da alcune evidenze archeologiche che hanno dimostrato un ritorno a capanne e case in legno e argilla cruda[74][84], e l'abbandono di ampie porzioni del centro abitato[85][86]. Esisteva infatti un villaggio marino lungo la foce del fiume Pescara già dal I secolo a.C, chiamato Aternum od Ostia Aterni[2]. I PRIMI ANNI DEL ‘900 Pescara che fu delle sabelliche genti emporio ed onor, rinnovellata, :or è del nostro Mar vigile scolta. Nel 1453, dopo essere stata per molti anni feudo esclusivo dei d'Aquino, fu infeudata a Innico I d'Avalos in virtù del suo matrimonio con Antonella d'Aquino. Nei primi anni del 1800 Pescara venne occupata nuovamente dai francesi e costituì un importante bastione militare del regno di Giuseppe Bonaparte. Di questa imponente struttura, che ospitava in base alle esigenze dai cento ai settecento militari,[116] resta in piedi solamente la caserma borbonica con annesso il carcere[123] (detto "bagno" in quanto, durante le frequenti alluvioni, molte celle venivano invase dalle acque, spesso causando la morte degli occupanti)[124], sede del Museo delle genti d'Abruzzo[125]; è sopravvissuto al passaggio del tempo anche un registro contabile della metà del secolo appartenuto al portulano (il guardiano del porto, incaricato di sovrintendere al traffico delle merci e all'imposizione dei dazi, e nell'Italia meridionale anche ufficiale preposto alla manutenzione delle strade, all'edilizia e alla distribuzione delle acque) di Pescara, tal Bonfiglio, che contabilizzava le merci nell'ambito della fortezza[126]. Bookseller Image. 1927 PESCARA CAPOLUOGO DI PROVINCIA Al suo arrivo a Pescara il generale aveva organizzato la sua legione nominandone a capo il cittadino Ettore Carafa conte di Ruvo, protagonista della Repubblica Napoletana[139] assieme al pescarese Gabriele Manthoné, il quale organizzò la resistenza alla reazione borbonica di quello stesso anno[140]. Altri ritengono che il nome di Ostia Aterni si riferisse, invece, ad un piccolo insediamento situato su un’isoletta alla foce del fiume, che si presume fosse a delta. Per prevenire altri attacchi il Ministero della Guerra fece allora approntare un campo di aviazione lungo la Via Tiburtina provvisto di due aerei da combattimento. Manthoné dapprima, sbagliando, tenne in poco conto il cardinale calabrese Fabrizio Ruffo, che stava costituendo il forte esercito reazionario detto Esercito della Santa Fede, e non provvide a contrastarlo; quando il Cardinale inizò la sua avanzata alla volta di Napoli quasi del tutto incontrastato, Manthoné tentò di ricorrere al popolo per una massiccia campagna di reclutamento: in particolare, propose con decreto che alle madri "private dei figli per la libertà" si dessero consistenti stipendi e onorificenze, ma l'iniziativa non ebbe grande riscontro. Phone:
easy, you simply Klick I grandi condottieri di Roma antica.Storia, segreti e battaglie arrange obtain location on this piece so you does pointing to the absolutely free submission build after the free registration you will be able to download the book in 4 format. L’apertura della nuova stazione ha significato molto dal punto di vista urbanistico poiché l’intera linea ferroviaria è stata trasferita su una sede sopraelevata e priva di intersezioni con le strade della città, così liberandola dai passaggi a livello. Alla nuova provincia vennero assegnati tutti i comuni del circondario di Penne meno i comuni del mandamento di Bisenti, rimasti nella provincia teramana, mentre dalla provincia teatina arrivarono, scorporati dal circondario di Chieti, tutti i comuni del versante settentrionale della Majella, oltre a Pescara stessa; dalla provincia dell'Aquila passarono a quella pescarese i comuni di Popoli e Bussi sul Tirino, formando così la quarta provincia abruzzese, la più piccola della regione e tra le meno estese d'Italia, con 1.230,33 km² e quarantasei comuni amministrati. Nello stesso periodo fu completato e potenziato il porto canale. Oggi Pescara insieme a Chieti è al centro di una vasta area conurbata. Fu grazie a una certa stabilizzazione del potere politico nel Regno di Napoli che comincerà presto un nuovo e fiorente periodo della storia della città, soprattutto grazie alla sua posizione strategica: per volere di Carlo V d'Asburgo tra il 1510 e 1557, in varie fasi, fu eretta a cavallo tra le due sponde del fiume Pescara la fortezza, su progetto di Gian Tommaso Scala, a forma di pentagono irregolare con sette bastioni ai vertici[117], presidiata da una guarnigione ridotta allo scopo di creare un luogo fortificato di concentramento di truppe in caso di guerra. SEDE DI PESCARA Viale Pindaro,42 Centralino 085.45371 La cappella sarà però ufficialmente consacrata, e contestualmente ampliata nelle sue forme odierne, solo nel 1757[133]. Sarà tuttavia l'apertura della ferrovia Adriatica, sin dal 1863, a sostenere e veicolare lo sviluppo delle cittadine[9]: la stazione castellammarese (In seguito ridenominata stazione di Pescara Centrale), in origine un piccolo edificio in legno, venne inaugurata il 16 maggio 1863 dall'allora principe Umberto I e a novembre dello stesso anno con un viaggio inaugurale del re VIttorio Emanuele II da Ancona a Pescara[182]. 1918 – 1926 IL PRIMO DOPOGUERRA I Longobardi giunsero in Abruzzo tra il 580 e il 591[57][58], e furono Aternum, Ortona e Histonium i centri che resistettero più a lungo agli invasori: i Bizantini avevano infatti predisposto un articolato sistema di difesa, con presidi sulla costa ubicati presso le foci dei fiumi o nelle insenature naturali; questi avevano, inoltre, occupato antiche ville rurali (villae) e stationes (villaggi sorti presso le stazioni cambio dei cavalli, che erano diventati degli snodi commerciali) facendone dei campi trincerati.